Virus \ Sonic Alliances
414
portfolio_page-template-default,single,single-portfolio_page,postid-414,bridge-core-3.0.6,qi-blocks-1.2.7,qodef-gutenberg--no-touch,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,qode_popup_menu_push_text_top,qode-content-sidebar-responsive,qode-theme-ver-29.3,qode-theme-bridge,disabled_footer_bottom,wpb-js-composer js-comp-ver-7.1,vc_responsive

Virus \ Sonic Alliances

2022

Cura dell’immagine, progettazione, comunicazione, promozione del CD Virus

Virus \ Sonic Alliances

Si ascolta con la mente, è ovvio, ma non dimentichiamoci che nell’attività dell’ascolto sono coinvolti tutti i sensi e che le orecchie sono solo uno degli organi che fanno da tramite per la trasmissione del dato fisico acustico al nostro centro di elaborazione. Interagiscono in questo processo anche le ossa, le cavità, gli altri organi, e i suoni che arrivano al nostro cospetto influiscono sulla pressione sanguigna, sul battito cardiaco, sul respiro, perfino sulla orripilazione. Provo a trasformare l’esperienza dell’ascolto di VIRUS come se si trattasse di un bagno in un universo sonoro di stimoli sensoriali a frequenze udibili e non. Provo a immaginare la connessione dei sensi interpersonali che è alla base del processo di costruzione e produzione istantanea di questa session improvvisativa e trovo tutto questo magico. Il respiro dei quattro musicisti è unico, è uniforme e multiforme allo stesso tempo. Il dato è fondamentale per acquisire confidenza con l’interlocutore. L’improvvisazione è una pratica delicata: un solo interprete gestisce il suo personale discorso senza doversi preoccupare dell’interazione con altri soggetti attivi sulla scena in quel momento. Più interpreti che improvvisano contestualmente non sono più così liberi e indipendenti: nell’insieme costituiscono un organismo che gestisce capacità, scelte, decisioni, reazioni all’unisono. Questo è il dato prevalente all’ascolto di VIRUS: una performance molto compatta, sebbene varia e multiforme. Insieme con-suonano anime diverse che si integrano armonicamente, tese ad un risultato molto convincente. L’impasto timbrico si magnifica nell’esperienza della continua mimesi del suono di ciascuno degli strumenti usati: i quattro interpreti sanno come trasformare il suono del proprio strumento riuscendo a trasportare l’informazione dal convenzionale all’inconsueto, senza mai cedere al gesto puro e semplice fine a se stesso. Ogni intervento dei singoli strumenti è sempre ben contestualizzato e amalgamato a livello estesico così come a livello grammaticale e sintattico. La successione delle otto sezioni è articolata come capitoli di uno stesso racconto. Il racconto è incentrato su un’idea molto precisa di suono e di gesto che impedisce al particolare di essere mero oggetto di tassonomia: le scelte istantanee sono tutte necessarie e osmotiche. C’è costantemente la consapevolezza che il minimo è in funzione del massimo e che la sezione sta al tutto come un membro ben definito in se stesso, ma utile alla fisiologia dell’intero organismo compositivo. La memoria, progredendo nell’ascolto di una sezione dopo l’altra, rende consapevoli di questa relazione osmotica e continua ad alimentare la definizione della comprensione “astratta” dell’opera.
Tonino Battista \ Compositore
Date
Category
Musica
Tags
experimental, music, sound, Tonino Battista, Virus
No Comments

Post A Comment